Food

Alghe, l’ingrediente del futuro

Alghe e microproteine sono il cibo del futuro. Economiche, nutrienti e sostenibili, le “verdure del mare” sono già sulle nostre tavole. Un business che solo in Europa vale 9 miliardi di euro (fonte Il Sole 24 Ore), considerato un modello di economia circolare. Il progetto Bites of Transfoodmation della missione Svizzera alle Nazioni Unite e il Fao (Food and Agriculture Organization) sono solo alcune delle realtà che parlano di assorbimento di CO2 come una delle caratteristiche delle alghe.


La svolta “pop” che piace agli influencer

Divise in tre tipi, verde, bruno e rosso, le alghe contengono sali minerali (ipertiroidei, attenzione allo iodio), vitamine, oligoelementi, aminoacidi e acidi grassi essenziali dal bassissimo costo calorico. All’aspetto salutare si aggiunge il trend: alghe e alternative plant based spopolano tra i food influencer. Uno su tutti l’agar agar, che si ottiene dalla lavorazione delle alghe rosse essiccate per sostituire la poco “veg” colla di pesce. Questo addensante naturale è anche un elemento di design per i dolci.


L’etica delle alghe e dei… grilli


Popolarissime in Asia, sono oltre 20mila le specie di alghe, ma la nuova generazione di cibo include anche gli insetti come base per farine, burger e snack ad alto contenuto proteico. Come le alghe, anche le larve hanno una ridotta impronta ambientale.


I 5 tipi di alghe in cucina

  • Dal Giappone arriva l’alga nori ricca di vitamina B12 e nota per essere il rivestimento del sushi. Tra le altre cose, inibisce il rischio cardiovascolare.
  • C’è poi la lattuga di mare mediterranea e di colore verde brillante.
  • Segue l’alga Kelp in voga tra gli amanti del fitness. Quest’ultima ha infatti un basso contenuto calorico a fronte di valori nutritivi sopra la media. Contiene minerali, proteine e vitamine. La Kelp è ideale per insaporire il brodo dashi.
  • Non dall’Asia ma dal Nord Europa arriva la varietà spaghetti di mare. La sua forma filiforme non lascia spazio a interpretazioni e malgrado il gusto poco convenzionale, la Himanthalia elongata è l’alga più raccolta nel Vecchio Continente.
  • Chi conosce la preparazione della zuppa di miso conoscerà anche l’alga Wakame. Il suo sapore inconfondibile le permette di essere servita cruda insieme a semi di sesamo, miele, aceto di riso, olio e zenzero. In fondo, chi non ha provato l’insalata Wakame in un ristorante fusion?
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