Il 22 marzo è la Giornata Mondiale dell’Acqua. Una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 all’interno delle direttive dell’ormai superata Agenda 21. Il tema dello spreco però è ancora tristemente attuale.
Come riporta Focus, il tema del World Water Day 2023 è accelerare il cambiamento per risolvere la crisi sanitaria e idrica mondiale. «Al momento siamo decisamente lontani dal raggiungere l’obiettivo numero 6 per lo Sviluppo Sostenibile, ovvero acqua e sanità per tutti entro il 2030» si legge sulla pagina ufficiale dedicata alla giornata.
Quali sono i peggiori nemici dell’acqua? Tra le cause più globalizzate troviamo il fast fashion, l’allevamento intensivo di bestiame per i nostri hamburger, la siccità (ovviamente), il surriscaldamento climatico, sistemi idraulici obsoleti e non manutenuti e l’imbottigliamento (l’Italia è tra i primi paesi al mondo per consumo di acqua in bottiglie di plastica). Anche l’utilizzo dell’acqua corrente per fare la doccia o il bagno è uno dei principali sprechi di acqua.
L’indagine Ipsoscondotta in occasione della Giornata mondiale dell’acqua 2023, registra anche quest’anno un aumento dell’impegno dell’opinione pubblica italiana verso la tutela dell’acqua; con il 77% che ha dichiarato, in un’ottica di sostenibilità, di provare a ridurre il più possibile lo spreco d’acqua nella propria quotidianità.
Questo trend di comportamento è confermato dal fatto che, per la prima volta, gli italiani iniziano ad essere effettivamente coscienti della problematica di scarsità dell’acqua nel nostro Paese (41%), in netto aumento rispetto al 2022 (25%). Il tutto si è poi tradotto anche in un aumento di consapevolezza rispetto alle aspettative future, con il 31% che oggi si dichiara d’accordo con le previsioni del World Resources Institute (nel 2022 era il 24%), secondo cui l’Italia entro il 2040 vivrà in una condizione di profondo stress idrico.
Ipsos